SLC CGIL ProduzioneCulturale: Teatro alla Scala, consegnato dalle rappresentanze Sindacali il comunicato unitario al Presidente Mattarella, in occasione della Prima.

di seguito il testo integrale:

Oggi, 6 dicembre 2022, nel corso del settimo incontro negoziale per il rinnovo del contratto Unico Fondazione Teatro alla Scala, si sono convenute con la Direzione le modalità dell’accordo-ponte per il 2023. L’ulteriore rinvio di un anno, dopo i due a causa della pandemia di Covid-19, si è reso necessario a seguito dei tagli dei contributi da parte della Regione Lombardia e del Comune di Milano al Teatro alla Scala.
Il confronto è ancora in corso su tutte le parti normative e di organizzazione del lavoro.
La Direzione del Teatro ci ha comunicato che, contrariamente a quanto già convenuto, alla prima di domani 7 dicembre non ci sarà nessuna possibilità di leggere un comunicato prima dell’Inno Nazionale da parte delle nostre rappresentanze dei lavoratori. Neppure vi potrà essere un breve spazio per un’ intervista che riassuma i contenuti del nostro messaggio che riportiamo di seguito:
Tutti i lavoratori del Teatro alla Scala esprimono il loro disappunto e sconforto per l’ennesima decisione delle Istituzioni di ridurre i contributi a numerose realtà teatrali e musicali cittadine, incluso il nostro grande e prestigioso Teatro.
Ci piace in questa circostanza citare la celebre frase di Claudio Abbado “la cultura è un bene primario e comune come l’acqua. I teatri, le biblioteche, i cinema sono come tanti acquedotti”.
Noi siamo ancora convinti che la bellezza possa salvare il mondo eppure, per chi governa questo mondo, l’Arte sembra essere l’ultima a cui si dà e la prima a cui si toglie. Un Paese che taglia i finanziamenti alla Cultura taglia il futuro dei suoi cittadini.
Le OO.SS. Slc-Cgil, Fistel-Cisl. Uilcom-Uil, Fials-Cisal, congiuntamente alle proprie Rsa del Teatro alla Scala esprimono grande disagio per le dichiarazioni del Presidente del Teatro e rammarico per la mancata risposta a difesa del Teatro da parte del Sovrintendente.
I finanziamenti pubblici ai Teatri e alla Cultura in generale, sono vitali per il loro funzionamento. L’Italia occupa gli ultimi posti in Europa per i finanziamenti pubblici alla Cultura.
È incredibile che la Regione più ricca d’Europa riduca i fondi destinati ai Teatri e che comunque il contributo sia inferiore rispetto a quello che altre regioni destinano alla produzione culturale. Il Comune di Milano, città dalla grande vocazione internazionale, contribuisce a sostegno del proprio Teatro alla Scala in misura nettamente inferiore rispetto a quello che il Comune di Roma destina al suo Teatro d’Opera.
Nei prossimi giorni, d’intesa con le altre Istituzioni Culturali e in aggiunta all’attuale stato di agitazione, convocheremo le Assemblee dei Lavoratori per proporre ulteriori iniziative a sostegno dei finanziamenti pubblici alla Cultura, anche in coerenza con quanto previsto dall’art. 9 della Costituzione Italiana.
RSA del Teatro alla Scala SLC-CGIL FISTEL.CISL UILCOM-UIL FIALS-CISAL Milano

Teatro alla Scala: Slc CGIL apprezza l’apertura del Sindaco di Milano e si dichiara pronto al confronto.

Milano – “Aspetto che la struttura dirigenziale mi porti una proposta. Di fatto e’ un tema che verra’ riaffidato di nuovo, su invito del consiglio, alla struttura dirigenziale. Poi incontrero’ i sindacati”. Così il sindaco di Milano Beppe Sala, nella veste di presidente del Cda del Teatro alla Scala, ha replicato alle richieste della Cgil sulla possibilita’ di realizzare un nuovo centro di produzione della Scala che riunisca lavoratori e Accademia. “E’ chiaro che io prima ho risolto la questione trovando una formula e adesso parlero’ con i sindacati. Cosi’ credo che si debba fare, senza ignorare il loro ruolo, ma in primis dovendo trovare una soluzione”, ha concluso. (imprese-lavoro.com)