SLC CGIL Emittenza: RAI, “Non solo solo canzonette”.

Quanto sta avvenendo in queste ore, non fa che confermare l’urgenza di ridare a RAI gli spazi di autonomia e libertà creativa e di pensiero che sono indispensabili ad un’Azienda che produce idee, emozioni, informazione. Fra censure reali ed autocensure indotte dal desiderio di “non essere messi in difficoltà “, si sta sempre più ingessando la più grande azienda culturale del Paese.
Siamo convinti che si tratti di pura follia pensare che, mentre il mondo brucia, un grande Servizio Pubblico di informazione ed intrattenimento debba trasformarsi in un luogo immaginario dove i grandi temi etici, il rifiuto delle guerre o i grandi flussi migratori che sempre più caratterizzeranno un mondo complesso e ogni giorno più ingiusto, o siano elusi del tutto o sterilizzati a tal punto da risultare irriconoscibili. Come SLC CGIL lo denunciamo da anni, a dire il vero, ed oggi a maggior ragione ci sentiamo in dovere di ribadirlo con più forza: la Rai e le proprie lavoratrici e lavoratori devono tornare ad essere liberi di fare compiutamente e liberamente il proprio lavoro senza essere soffocati dall’ingranaggio delle “compatibilità politiche”, che rischiano di trasformarla in un bollettino irreale. Se andiamo avanti di questo passo, prima o poi, qualcuno in Rai si sentirà in dovere di prendere le distanze anche da “C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones”. Peccato che così, un’Azienda come la Rai, rischi di morire, raccontando un Paese immaginario, quasi fiabesco, lontano dai sentimenti
e dalle pulsioni che pervadono nel profondo il Paese. Anche percorrendo questa strada si distruggono i beni pubblici, facendoli percepire ogni giorno più inutili e lontani dal vissuto delle persone. Contro questa deriva, la SLC-CGIL sarà sempre dalla parte giusta, quella della Democrazia e del Lavoro.
Roma 13/02/2024
La Segreteria Nazionale SLC-CGIL

SLC CGIL Emittenza: RAI, sconcerto e sdegno per il servizio trasmesso dal TG1 del 27 Gennaio.

La Segreteria Nazionale SLC-CGIL esprime il proprio sconcerto e il proprio profondo sdegno per il Servizio trasmesso dal TG1 delle 20.00 del 27 Gennaio u.s. in cui, senza avere minimamente cura di oscurare il volto, venivano trasmesse le immagini di una donna che abbandonava il proprio figlio in un Ospedale della provincia di Latina. Il fatto che, il Servizio Pubblico si sia prestato a questa pericolosissima criminalizzazione di una donna alle prese con un dramma esistenziale, non fa onore né alla testata, né a chi ha autorizzato la trasmissione del filmato. In un momento in cui RAI è al centro delle cronache per altri momenti già poco
edificanti, ci sentiamo di consigliare maggiore attenzione e maggiore cura nella
trasmissione dei servizi. Il confine fra la sciatteria, il sensazionalismo d’accatto e la criminalizzazione della persona umana, è sempre molto labile. In questo caso il confine è stato abbondantemente superato, e ci uniamo alla CPO RAI e al Garante della Privacy che hanno già stigmatizzato questo comportamento. Ci auguriamo, non da ultimo, che si tratti dell’ultima volta in cui ci troviamo costretti a stigmatizzare certi comportamenti da parte di una testata del Servizio Pubblico radiotelevisivo, nella speranza che si tornino a considerare i telegiornali della RAI fonte di informazione seria e pluralista, e non già di sensazionalismo strillato e poco affidabile.
Roma 29/01/2024
La Segreteria Nazionale SLC-CGIL

SLC CGIL Emittenza: RAI, Saccone (SLC CGIL) vendita nuove quote di RAI Way non lungimirante.

Ombre sul piano industriale (U.S. Slc Cgil) – Roma, 15 dic – “Vendere ‘i gioielli di famiglia’ per assicurarsi qualche altro mese di vita non è un’idea lungimirante”. A bocciare l’ipotesi, riportata dalla stampa odierna, di una possibile vendita di nuove quote di Rai Way, la società quotata in Borsa che possiede torri e antenne per la trasmissione del segnale della tv pubblica, è il Segretario nazionale Slc-Cgil, Riccardo Saccone, per il quale “sostenere la trasformazione digitale della Rai tramite la cessione di una sua cospicua fetta infrastrutturale è una scelta tutt’altro che obbligata, figlia, piuttosto, del ridimensionamento degli introiti del canone”.
Saccone parla di tagli che “gettano ombre sul futuro finanziamento dell’azienda e sul prossimo piano industriale”, di cui il dirigente sindacale rileva “presupposti poco incoraggianti: dismissioni consistenti del patrimonio immobiliare -tra cui la sede di Milano e alcune storiche sedi regionali- un’offerta editoriale che fatica a riscuotere il consenso del pubblico e un contratto di servizio che assomiglia a un’occasione persa”.
Saccone si augura di essere smentito su Rai Way come su Poste Italiane “perché – commenta – più che un nuovo storytelling sembra di rivedere ‘Viale del tramonto’”.
Ufficio Stampa
SLC-CGIL Nazionale

SLC CGIL Emittenza: RAI, la posizione di SLC CGIL E Fistel CISL sull’attuale situazione del FASI-RAI.

telecommunication tower on city hill
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Il giorno 28 novembre u.s. le Segreterie Nazionali SLC-CGIL e FISTEL-CISL hanno fatto una richiesta d’incontro urgente a RAI e alle Segreterie Nazionali di UILCOM-UIL e SNATER (Fonti Istitutive del FASI RAI), per affrontare le questioni che riguardano il mantenimento
della Polizza e il futuro stesso del Fondo. A questa richiesta Rai ha inteso non dare il ricorso
urgente che la richiesta avrebbe meritato.

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